Non le manda a dire Vittorio Feltri riguardo al ruolo degli opinionisti in tv e le idee spesso “riclicate”. Il duro commento del giornalista.
Preciso e pungente come sempre Vittorio Feltri che nell’ultimo editoriale per Il Giornale ha voluto rispondere ad un lettore relativamente al ruolo degli opinionisti in tv e a come, alcuni di essi, risultino addirittura “repellenti”.
Feltri e gli opinionisti in tv
Rispondendo ad una analisi e alle domande di un lettore, Feltri ha detto la sua sul ruolo di alcuni opinionisti in tv.
“Amico mio, come ti capisco! Anche a me certi ospiti televisivi, definiti opinionisti (ma senza opinioni proprie, bensì riciclate) risultano repellenti”, ha esordito il giornalista. “Quasi mi sembra di avere sviluppato una sorta di allergia, forse dovuta alla eccessiva esposizione ai cumuli di luoghi comuni che ci propinano da mattina a sera. Ormai c’è gente che fa questo di mestiere, che ha trasformato l’ospitata televisiva, che una volta era occasionale, in una professione vera e propria, che implica quindi un impegno costante, addirittura quotidiano”.
Il giornalista non ha risparmiato altri passaggi molto taglienti in modo particolare dopo aver sottolineando che molti di loro dicono e ripetono sempre le stesse cose. Un fatto dovuto al timore di cedere il loro posto. “[…] E sono prevedibili perché sono perfettamente coscienti che oggigiorno, per mantenere il culo sulla poltrona tv, devono per forza essere scontati, ordinari, ovvi, non politicamente scorretti”.
L’emblema della società
Ma il vero affondo, Feltri lo fa sulla parte finale del suo editoriale. “Alcuni trasudano ipocrisia, falsità. Ecco perché ci sono tanto indigesti. Esprimono bene questo conformismo da due lire, che domina un po’ ovunque. Sono l’emblema della società odierna: sono sovraesposti ma non ci lasciano nulla, se non il desiderio, come tu dici, di cambiare canale per tutelarci dalla loro presunzione scoppiettante. Taluni non esitano ad attaccare violentemente chi non la pensa come loro, eppure si dicono gentili, civili, antifascisti, antimaschilisti, antiomofobi. Bella gente che tollera tutto meno l’opinione opposta alla loro […]”.
Insomma, il pensiero del giornalista è chiaro e si racchiude nel titolo da lui scelto per il pezzo: “Basta professionisti dell’ospitata in tv”.
